San Martino di Castrozza la montagna è vita

San Martino di Castrozza la montagna è vita

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San Martino di Castrozza ci ha letteralmente rapiti. Dopo il primo assaggio estivo (qui) ed un’incursione invernale (qui), siamo nuovamente suoi ospiti.

Con più giorni a disposizione possiamo scoprire alcuni suoi tesori nascosti. Siamo in montagna pertanto armati di buone scarpe da trekking, bastoncini e acqua, può iniziare la nostra esplorazione.

San Martino ed i suoi sentieri

Dal centro di San Martino, dalla partenza della Funivia Colverde partono numerosi sentieri alla base delle Pale di San Martino.

Malga Civertaghe

Oggi seguiamo le indicazioni  per Malga Civertaghe la malga più antica del Trentino. Il sentiero è facile e permette di camminare sovrastati dalle magnifiche Pale.

Sul percorso si incontrano cascatelle e piccoli guadi, ma niente paura, il percorso è adatto anche ai bambini, basta ricordarsi di portarsi dietro acqua a sufficienza e qualche boccone per sfamarsi. All’arrivo si è ripagati della fatica. La malga accoglie i visitatori con la propria cucina all’aperto, animali da cortile, asini, ed il boschetto degli Hobbit per i più piccoli.

Malga Civertaghe

Ci fermiamo per pranzo (polenta e salsiccia alla brace) e ci godiamo il riposo dal pratone che sovrasta la malga. Il ritorno ci riporta con un altro sentiero al centro di San Martino, attraversando numerosi pascoli popolati da mucche e asini.

Il Cristo Pensante

Parcheggio Passo Rolle

L’indomani decidiamo di affrontare un percorso decisamente più impegnativo. La partenza è dal Passo Rolle, raggiungibile da San Martino di Castrozza sia in auto che in autobus di linea in circa 25 minuti. Da quota 1980mt dove è situato un ampio parcheggio, seguiamo le indicazioni per il Trekking del Cristo Pensante che punta verso la Baita Segantini . Questo sentiero permette di ammirare il gruppo delle Pale di San Martino da un’altra prospettiva e di spaziare con il panorama fino alla Marmolada.

Marmolada – sentiero del Cristo Pensante

Lungo il sentiero si incontrano notevoli resti degli insediamenti militari della I Guerra Mondiale. Il sentiero stesso è in parte quello costruito dagli Alpini. Sotto il sole il paesaggio ci appare meraviglioso, ma in inverno la storia è un’altra e ci parla di stenti, freddo polare e ripari di fortuna. La targa sulla sommità del Monte Castellazzo ci ricorda il dramma della follia umana.

Cristo Pensante – 2333mt

Giungiamo alla sommità del picco e, proprio sopra i resti delle trincee, ecco la statua del Cristo Pensante, siamo a quota 2333 mt. La sosta ci permette di ammirare il panorama mozzafiato delle vallate e delle montagne circostanti.

Cristo Pensante – panorama

Questo percorso è di difficoltà media ed è abbastanza faticoso. Non è consigliabile affrontarlo senza abbigliamento tecnico, bastoncini da trekking (utilissimi per la discesa) ed un’adeguata scorta di acqua, il sentiero è completamente scoperto. Dopo il riposo affrontiamo la discesa, assai più breve e meno suggestiva dell’ascesa, ma non meno difficile.

Malga Pala

Le belle giornate si susseguono e decidiamo di visitare un’altra malga, questa situata proprio sopra San Martino. Partendo dalla partenza della cabinovia Colverde, attacchiamo il sentiero 701  che si snoda lungo la pista da sci omonima che d’inverno è possibile percorre anche in notturna.

Arrivati a circa metà della salita è possibile addentrarsi nel bosco, seguendo le indicazioni per Malga Pala (sentiero 725). Il sentiero è pianeggiante e molto più piacevole da percorrere.

All’arrivo il paesaggio è quello della casa di Heidi, circondato da pascoli scoscesi e popolato di mucche arrampicatrici.

Malga Pala – pascoli

Questa è una vera malga, abitata tutto l’anno, dove l’allevamento viene ancora praticato con i ritmi di un tempo. La polenta si fa con la “trisa” nel paiolo appeso nel caminetto e la panna cotta….beh, le mucche sono proprio qui, inutile ragionarci.

Stanchi dopo questi giorni di passeggiate rientriamo nel nostro appartamento presso il Residence Lastei . Ci rilassiamo nella sauna adiacente la piscina interna alla struttura.

Durante il nostro soggiorno abbiamo avuto modo di assaggiare la cucina locale, sia nelle malghe (Malga Civertaghe e Malga Pala)  che presso il Rifugio Capanna Passo Valles. Quest’ultimo è un ristorante situato proprio sul Passo Valles dove, in un ambiente tradizionale, si gustano ottimi piatti della tradizione.

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