Incuriosita dall’apertura della nuova ciclovia che collega San Martino di Castrozza a Siror decido di provare l’avventura.
In realtà, con le poche indicazioni trovate in rete la prima idea è quella di andare a vedere se la cosa è fattibile.
La giornata è bellissima. La neve ha imbiancato copiosamente il paesaggio. Ho scarponi da trekking invernali e pantaloni da sci, ma lascio in albergo le ciaspole. Mi dico che in caso di difficoltà posso sempre invertire la marcia.
La partenza del percorso è sotto l’Albergo Colfosco, laddove la strada si biforca. Lascio la principale e, con albergo alle spalle, tengo la sinistra. Passato il ponte, si trova subito la prima indicazione per Siror.
Sono circa 9 km in totale, la mia preoccupazione è che non so esattamente quale sarà la situazione lungo il percorso. Intanto parto. Il primo tratto di strada sarebbe carrabile, ma la neve (circa 35 cm) la rende impraticabile per i mezzi a motore.
Comincio a scendere e nel primo tratto trovo qualche traccia di ‘attività umana’.
La situazione cambia in località Transacqua quando si trova la sbarra che segna il vero e proprio inizio della ciclovia San Martino di Castrozza Siror. Ci sono impronte sulla neve che indicano che qualcuno (forse il giorno prima) ha già fatto il percorso, con le ciaspe immagino vedendo il tipo di segno.
La spinta a continuare è la voglia di vedere il ponte sulle funi che attraversa la Val de Vècia. Quando arrivo, dopo più di un’ora di passeggiata in solitaria, mi emoziono a vederlo coperto di neve. Lo sto per attraversare: sono 58 metri sospesi su 23 metri di altezza.
La mia presenza disturba una coppia di caprioli che erano proprio in prossimità del ponte e uno di loro rientra di sfuggita nel mio video.
La soddisfazione per essere arrivata a questo punto del percorso è grande! Mancano ancora 4,8 km a Siror, ma il più è fatto. Sto per abbandonare i boschi. La neve rende ogni cosa speciale.
L’ultimo tratto di sentiero fino a Siror costeggia il fiume. Continuo a non trovare nessuno, ma i segnali azzurri su alberi e rocce e quelli lungo percorso accompagnano la fine della mia avventura.
All’arrivo mi aspetta Siror, un paesino molto caratteristico che nel mese di dicembre ospita il tradizionale Mercatino di Natale. Il sabato è chiuso, ma mi riprometto di tornarci il giorno successivo (domenica 12 dicembre). Sarà l’occasione per approfondire la scoperta del paese che lascia intravedere cose interessanti.
FOTOGALLERY SIROR