Bottega Artigiana Cazzato a Specchia dal 1890. La produzione di cesti, fiscoli e tappeti di corda nella nostra visita guidata.
Specchia ci ha regalato uno spicchio di Salento autentico, finalmente! Dopo aver visitato la mostra “La morte dei Patriarchi” che documenta il dramma dell’estinzione degli ulivi secolari, causa Xylella, ci siamo imbattuti nella bottega Artigiana Cazzato.
La tradizione degli antichi fiscoli, usati nella produzione olearia, è ancora viva grazie all’ingegno della quarta generazione della famiglia Cazzato. I telai originali sono adesso utilizzati per produrre oggetti come tappeti, sottopentola, cesti e anche oggettistica in cocco, cotone e corda.
Nella bottega il tempo sembra essersi fermato. Ma basta ascoltare i racconti per capire che la storia familiare non ha mai smesso di ‘intrecciarsi’ con quella del territorio salentino.
Un territorio un tempo a vocazione totalmente agricola e caratterizzato da quegli ulivi che rischiano l’estinzione a causa di un parassita alieno: un microbo capaci di uccidere esseri viventi sopravvissuti a due Guerre Mondiali e a cambiamenti epocali. Oggi dei loro corpi nodosi e vigorosi restano rami secchi e tronchi vuoti come simulacri.
Le loro storie però sono raccontate ancora dai telai usati per fare i fiscoli, attrezzi desueti, che tornano a nuova vita grazie alla passione di chi crede nel lavoro delle mani e di chi ama visceralmente la tradizione locale.
Info visite Bottega Cazzato Specchia: +39 320 5707848