In giro per la Bassa Reggiana: un piccolo mondo di grandi personaggi

In giro per la Bassa Reggiana: un piccolo mondo di grandi personaggi

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Brescello Municipio citazione Guareschi piccolo mondo di un Mondo Piccolo

La Bassa Reggiana è la scoperta di un piccolo mondo, che vogliamo raccontarvi. Torniamo spesso in Emilia Romagna. Ci piace tutto di questa regione: la gente che vi abita e che ha l’ospitalità nel DNA; il cibo locale che produce alcune eccellenze nazionali e non solo (Parmigiano Reggiano e aceto balsamico tradizionale, soltanto per citarne un paio); la storia e la cultura fatta di piccoli borghi e di paesi.

Il nostro giro inizia al Caseificio Agricolo del Milanello. È qui che ci riforniamo della scorta – non solo ad uso domestico, ma anche per amici e parenti – di Parmigiano Reggiano. Approvvigionarsi direttamente dai produttori, riduce la catena dei costi ed è un vantaggio non solo economico, per chi vende e per chi acquista. Siamo sicuri che questo video sulla produzione di Parmigiano Reggiano, vi farà venire l’acquolina in bocca.

Non avevamo mai esplorato i dintorni nella Bassa Reggiana. Decidiamo perciò di cominciare da Brescello: il paese di Don Camillo e Peppone. La piazza di Brescello è il cuore del piccolo mondo raccontato da Giovannino Guareschi: la chiesa da una parte e il Municipio dall’altra. Il fronteggiarsi – in un clima comunque di solidarietà – delle due anime, cattolica e comunista, di un’Italia rurale dell’immediato Dopo Guerra. Nel 2001 sono state realizzate le statue in bronzo a grandezza naturale dei due protagonisti dei film che hanno reso celeberrimi i romanzi di Guareschi: Fernandel e Gino Cervi.

Prossima tappa è Gualtieri, uno de I Borghi più Belli d’Italia, reso celebre dal pittore naif Antonio Ligabue, che qui visse tutta la sua sfortunata vita. Per noi bambini degli anni Settanta, è impossibile non ricordare lo straordinario sceneggiato “Ligabue”, diretto da Salvatore Nocita e interpretato da Flavio Bucci (1977). Arriviamo nel paese e ci godiamo la vista della splendida piazza Bentivoglio.

La meta della giornata è la Casa Museo Antonio Ligabue, dove è possibile calarsi nel personaggio di Antonio Ligabue Zurigo, (18 dicembre 1899-Gualtieri, 27 maggio 1965), che è condizione necessaria per capire l’artista. La casa-fienile è uno dei ricoveri di emergenza, dove ha vissuto Ligabue. La fortuna vera è quella di poterla visitare con il direttore della Casa-Museo Giuseppe Caleffi: si scopriranno così – attraverso aneddotti, video espostivi, cimeli e teche – aspetti singolari di questo pittore, difficilmente incanalabile in una corrente artistica, che provò la fame nera, visse randagio, amò gli animali e sperimentò il manicomio e la solitudine. Le sue opere raccontano un’anima grande, una sensibilità estrema, del tutto distonante dal suo aspetto fisico e da alcuni suoi comportamenti eccentrici ed asociali. Segnaliamo dal prossimo 11 novembre l’apertura della grande mostra “Antonio Ligabue” al Vittoriano di Roma

Prima di tornare a casa, ci fermiamo anche a Guastalla, dove decidiamo di fermarci al negozio di Pasta Fresca Musi, in Via Spallanzani, perché ripartire dalla Bassa Reggiana senza avere comprato cappelletti e tagliatelle, sarebbe stato davvero un sacrilegio!

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