Sabato 21 maggio siamo stati a Padova, città d’arte e polo universitario vivace. Vogliamo goderci il centro storico e cominciamo la visita da uno dei luoghi più suggestivi della città, ovvero Prato della Valle: la più grande piazza della città e una tra le più grandi d’Italia e anche d’Europa. La giornata è assolata e il bianco della piazza, circondata dal mercato è abbagliante.
Vegliati da alcune delle 78 statue presenti, all’ombra di un albero e con il rumore di una delle fontane in sottofondo, consumiamo una veloce pausa pranzo.
La prossima tappa è un monumento simbolo della città di Padova e della Cristianità tutta: la Basilica di Sant’Antonio conosciuta semplicemente come il Santo, è una delle più grandi chiese del mondo, visitata annualmente da oltre 6,5 milioni di pellegrini che qui si recano per venerare le reliquie di Sant’Antonio (come la lingua) e la sua tomba.
Poco lontano si trova una delle mete che ci siamo prefissi in questo nostro tour della città di Padova, ovvero l’Orto Botanico, uno dei più antichi al mondo. Iniziato nel 1545 come Orto dei Semplici, nel 1997 l’Orto Botanico di Padova diviene Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. La varietà di piante e di fiori è impressionante, l’ambiente è tenuto benissimo e la visita vale davvero i 10 Euro del biglietto di ingresso. Immancabile una foto alla Palma di Goethe: messa a dimora nel 1585 è attualmente la decana delle piante dell’orto botanico di Padova e deve il suo nome al poeta tedesco Goethe, che dopo averla ammirata nel 1786 formulò una teoria innovativa nel “Saggio sulla metamorfosi delle piante” (1790).
Arriviamo quindi al Giardino della Biodiversità inaugurato nel 2014, un progetto avveneristico ed ecocompatibile, dove i visitatori possono passare da zone tropicali, subtropicali e aride ammirando migliaia di specie di piante e di alberi, mangrovie, pepe, cactus, succulente e fiori di ogni genere.
Usciti dal giardino botanico, proseguiamo a piedi verso la zona centrale e abbiamo ancora il tempo per una foto al Palazzo della Ragione, antica sede dei tribunali cittadini di Padova. Eretto a partire dal 1218 e sopraelevato nel 1306 da Giovanni degli Eremitani che gli diede la caratteristica copertura a forma di carena di nave rovesciata.
Si è fatto sera e per la cena scegliamo un locale tipico, l’Antica Trattoria del Paccagnella in Via del Santo, dove si segue la tradizione veneta del baccalà, come anche dei gamberi di fiume e della gallina padovana usata sia come sugo per condire i tortelli, oppure bollita e fatta a insalata per antipasto. La mattina dopo montiamo in sella e ci dirigiamo verso un’altra città d’arte del Veneto: Vicenza per ammirare le Ville Palladiane e il centro storico ricco di monumenti.
Giro effettuato sabato 21 maggio 2016
GIUDIZIO: Città a misura d’uomo, vivacizzata dalla presenza di una giovane popolazione universitaria. Il centro storico offre spunti artistici molto interessanti e validi esperimenti di locali alla moda e di tendenza.
CUCCHIAI DI MIELE 5 su 5
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