Questa volta vi guidiamo lungo l’itinerario da Santa Margherita Ligure a Portofino, una passeggiata che permette di godersi il paesaggio fra terra e mare del Golfo del Tigullio, territorio compreso fra Rapallo e Portofino. La Liguria si presta al trekking, perché le strade sono spesso strette e tortuose e nel periodo primavera-estate sono intasate dal traffico automobilistico.

L’itinerario che vi proponiamo è fattibile in una giornata. Noi lo abbiamo programmato ‘fuori stagione’ e quindi i tempi si sono accorciati, ma se viene fatto in estate consente di godersi anche un bel bagno in mare e una ‘rosolata’ al sole. La base è stata Santa Margherita Ligure, dove prima di partire abbiamo fatto scorta alimentare al Panificio Pinamonti, in Via dell’Arco 24 (MAPPA). Da provare la classica focaccia genovese da portare via e la focaccia al formaggio da gustare calda in loco.

Prima di partire ci siamo muniti anche di biglietto del bus per il ritorno, al costo di Euro 1,80 e valido 100 minuti. La passeggiata è lunga circa 5,3 km e si sviluppa sul lungomare della Strada Statale 227, in piano. Arrivati a Paraggi conviene lasciare la Statale, perché finisce il marciapiede, e prendere il percorso pedonale a mezza costa fra lecci e castagni. Da qui potete ammirare scorci davvero unici.

Eccoci arrivati a Portofino. La località più modaiola e in della Liguria è spettrale. Molti esercizi riaprono a marzo. Il tipo di clientela che approda a Portofino permette ai negozi di fare la stagione da aprile a ottobre e di vivere alla grande. La piazzetta antistante al porto è presidiata dalle grandi firme. Il luogo è bellissimo, da cartolina, ma ha ormai pochissimo di vero. Decidiamo di salire alla chiesetta di San Giorgio, dove la terrazza panoramica offre una vista invidiabile, e poi proseguiamo la passeggiata fino al Castello Brown e al Faro.

Sarebbe l’ora giusta per un caffè. L’unico esercizio commerciale aperto è il Bar Gelateria Mariuccia in piazzetta. Sono le 16. Entriamo e nessuno ci ricambia il saluto. Al bancone decidono che è l’ora di chiudere e parlando fra di sé stabiliscono di serrare l’ingresso a metà, senza curarsi della clientela esterna e interna. La scortesia ci induce a girare i tacchi e a uscire. La nomea di maleducazione di questo locale valica i confini territoriali e parlandone a Santa Margherita Ligure ci confermano che il saluto è un optional, solitamente riservato ai proprietari di yacht estivi…

Non prendiamo nemmeno il bus, perché la frequenza invernale si aggira dai 40 minuti feriali ai 60 minuti festivi e i pochi che abbiamo visto passare erano completi. Ci aspettano altri 5,3 km per il ritorno. Per fortuna la natura ha benedetto il Golfo del Tigullio e l’aria ricca di salsedine, con i colori del cielo scuro alternato a sprazzi di sole, ci riconciliano con il mondo.
Giro effettuato sabato 13 febbraio 2016
GIUDIZIO: La media è fra i pieni voti delle bellezze naturali e la scarsa accoglienza trovata a Portofino, nonostante fosse il sabato del weekend di San Valentino
CUCCHIAI DI MIELE 3 su 5