Palazzo Te a Mantova e il Festival della Cucina Mantovana al PalaBAM

Palazzo Te a Mantova e il Festival della Cucina Mantovana al PalaBAM

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Mantova_Palazzo_Te_esedra_esterna

Dopo il sabato sera alla scoperta del centro storico di Mantova, abbiamo programmato per domenica 5 febbraio la visita a Palazzo Te. Sul sito ufficiale di Palazzo Te le informazioni sono dettagliate e lasciamo la macchina in Piazzale Montelungo, zona Stadio, dove è prevista una navetta gratuita ogni 10 minuti (vi consigliamo comunque di visitare il sito della mobilità urbana APAM per essere aggiornati di eventuali deviazioni).

Al prezzo di 5 Euro è stato possibile fare una visita guidata, che ci ha permesso di apprezzare non solo l’evidente bellezza del Palazzo, ma la sua storia ‘privata’. Il Te è insieme dimostrazione di amore per le arti e affermazione di sfarzo del Marchese Federico Gonzaga, poi primo duca di Mantova. Il Palazzo Te è il capolavoro dell’architetto Giulio Romano, il cui ritratto – opera di Tiziano – ci introduce alla visita. La struttura primitiva era nata come zoo per gli animali esotici dei Gonzaga e poi dimora per gli adorati cavalli della casata. Fra 1524 e il 1534 sorse il Palazzo, che Federico volle diventasse un eccelso luogo per lo svago e per il divertimento, nonché suo buon ritiro dalle incombense politiche. Era qui che infatti il Marchese coltivava l’amore per la sua favorita, Isabella Boschetti. La struttura del Palazzo si ispira alla domus romana. E le sale affrescate sono piene di simboli e di allegorie. Come la salamandra, impresa che Federico scelse come propria insieme al motto quod huic deest me torquet (ciò che manca a costui mi tormenta), a ricordare le pene d’amore che tormentavano il Marchese, dal sangue caldo per le passioni, contrapposto al rettile a sangue freddo

Mantova Palazzo Te salamandra impresa di Federico Gonzaga

Il Salone dei Cavalli, adibito alle feste, riporta i ritratti a grandezza naturale di alcuni dei purosangue della famiglia Gonzaga, fedeli nella guerra e usati da Federico anche per pagare il Romano per anticipo spese di Palazzo Te.

Mantova_Palazzo_Te_Salone_Cavalli

La Sala di Amore e Psiche, dove volle soggiornare l’Imperatore Carlo V durante una delle sue visite a Palazzo, ci ricorda invece che l’amore domina tutto. Sulle due pareti principali è affrescata la favola di Amore e Psiche come tramandata da Apuleio, mentre le altre pareti (di cui una nascosta dalle impalcature per il consolidamento post terremoto) descrivono altri miti legati all’eros e alle passione della carne.

Mantova_Palazzo_Te_Amore_Psiche

La Sala dei Giganti era la studio privato di Federico II Gonzaga e un monito per i nemici: la rovina si sarebbe abbattuta su tutti coloro che avessero osato sfidare l’Impero e i suoi alleati, primi fra tutti i Gonzaga.

Mantova_Palazzo_Te_Sala dei Giganti

Al termine della visita, abbiamo optato per un pranzo tipico. E la scelta è caduta obbligatoriamente sul Festival della Cucina Mantovana, in programma ogni sabato (cena) e domenica (pranzo e cena) al PalaBAM (mappa). Ogni fine settimana, la manifestazione ospita i prodotti tipici del territorio, presentati da Pro Loco e Associazioni. Domenica 5 febbraio è stata la volta del tortello amaro di Castel Goffredo e del Capunsel di Solferino. Sulla pagina Facebook dell’evento il programma completo del menù di ogni settimana.

Mantova_Festival della cucina mantovana 2017 PalaBam

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