Poggio di Loro borgo storico all’ombra del Pratomagno

Poggio di Loro borgo storico all’ombra del Pratomagno

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Ingresso porta medievale Poggio di Loro

È il momento di svelare la seconda tappa del weekend di Beeontour fra Pratomagno e Alto Valdarno. Dopo il tuffo rigenerante a Bagno di Cetica, arriviamo a Poggio di Loro. Lungo la strada, facciamo qualche scatto ad Anciolina, paese di pietra e ciottoli, con macchie fiorite, antica rocca medievale che domina la vallata a perdita d’occhio. A Poggio dormiamo a Le Casaiacce della signora Emanuela. L’appartamento è a piano terra. I muri di pietra ci riparano dalla calura, la terrazza-giardino esterna ci dà modo di cenare all’aria aperta.

La sera possiamo approfittare per un’esperienza unica: varcare la porta della fortificazione medievale, camminare sentendo il rumore dei nostri passi sul selciato, incontrare qualche abitante dei boschi in visita ‘cittadina’ e sentirsi padroni di un ‘piccolo mondo antico’ da valorizzare e tutelare.

Da questo punto di vista, Poggio di Loro è fortunato, perché i suoi abitanti hanno a cuore il loro patrimonio, fatto di storia, persone, racconti, sapori. Sono attive due associazioni: Uniti per Poggio e Associazione Elicriso. La prima si occupa della promozione di eventi finalizzati alla valorizzazione delle tradizioni locali, mentre la seconda ha come scopo quella di trasmettere in forma di documentazione scritta la cultura della tradizione orale. Danilo Lanini ci racconta gli sforzi e i risultati di Elicriso, autofinanziata dalle proprie pubblicazioni. Fra queste “All’ombra del Pratomagno. Storie di borghi” (prima edizione luglio 2014) raccoglie documenti, personaggi e storie popolari delle frazioni montane di Loro Ciuffenna perché – come si legge nella prefazione – “perdere la cultura di un luogo significa perderne l’identità”. Poggio di Loro ce la siamo proprio goduta, scoprendo aspetti rurali, come il seccatoio per le castagne (elemento primario dell’alimentazione povera dei secoli passati), ma anche testimonianze artistiche straordinarie, come la chiesa di Santa Maria Assunta, che conserva il polittico della Madonna in Trono col Bambino e i Quattro Evangelisti databile al quarto decennio del Quattrocento e attribuito a Stefano d’Antonio di Vanni.

Abbiamo deciso di vivere tutti gli aspetti del Pratomagno e quindi non possono mancare: il trekking e una scorpacciata coi fiocchi. Partiamo con calma in mattinata, salutando Danilo e gli altri amici di Poggio di Loro, con i quali ci diamo appuntamento per il 7-8-9 agosto 2015 in occasione della Festa della Pulenda. Imbocchiamo il Sentiero 21 del CAI e percorriamo i circa 5 km che separano Poggio di Loro da Rocca Ricciarda. Il sentiero è di facile percorrenza, se adeguatamente equipaggiati con scarpe chiuse e bottiglietta d’acqua. Adatto anche a mountain bike, se un po’ allenati. Il bosco ci accompagna con i suoi castagni, faggi, querce, ciliegi, superiamo rivoli d’acqua, ponticelli, il cimitero, il mulino ed infine arriviamo alla meta. Dopo un giro fra le stradelle fra le case con i tetti di pietra, alle 13 ci sediamo a pranzo a La Locanda della Rocca.

Finiamo di mangiare alle 15.30! In queste due ore e passa, un tripudio di sapori: pasta fatta in casa, cacciagione, pappa al pomodoro, frittelle di farina di castagne con ripieno di ricotta. 35 euro per pranzo con menù fisso, acqua e vino.

Osteria Locanda della Rocca a Rocca Ricciarda
Tris di primi

Ne usciamo stremati, ma soddisfatti. Possiamo tornare a valle, con la pancia piena e non solo quella. Il Pratomagno ci ha riempito anche gli occhi e il cuore. Alla prossima!

Simone e Rebecca Beeontour sul Pratomagno
Beeontour sul Pratomagno

Giro effettuato domenica 19 luglio 2015
CUCCHIAI DI MIELE 5 su 5

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